Riqualificazione architettonica e
funzionale di via Italia e piazza
Conciliazione
2008-09, Comune di Albiate
natura dell'intervento:

Riqualificazione

importo lavori:

Euro 230.000,00

tipo di prestazione:

Progettazione, Direzione lavori, Coordinamento sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione

tipo di progettazione:

Architettonica Sicurezza

livello di progettazione:

Preliminare Definitiva Esecutiva

Dalla relazione di progetto

 

L’area d’intervento
L’area in oggetto è caratterizzata dal fatto di essere uno spazio ricco di significativi elementi di permanenza, sia dal punto di vista del disegno che dell’organizzazione del territorio e delle quinte murarie, in alcuni casi di
notevole pregio architettonico. Il criterio base di progettazione che proponiamo è quello di prevedere il mantenimento della configurazione dello spazio, quale elemento urbano perimetrato e ben definito, comunque rapportato alla scala urbana di riferimento.
A fronte di tali considerazioni, riteniamo che la progettazione – per quanto di lieve entità nel caso in esame - si debba proporre di:
• identificare un approccio al tema rispettoso e mirato alla valorizzazione delle specificità dei luoghi;
• sintetizzare un abaco di elementi cui affidare l’identità del luogo, la sua immediata riconoscibilità ed il soddisfacimento delle funzioni ad essi demandata.

Criteri generali di progettazione
Utilizzo sostenibile delle risorse disponibili

La riqualificazione dell’area non prevede sostanziale consumo di suolo, né un aumento del carico ambientale attuale. Grazie all’installazione di servizi ed al riordino della pedonalizzazione e dei parcheggi in via Italia, verrà migliorata la qualità complessiva dell’area e dei dintorni.
Rispetto delle caratteristiche orografiche e morfologiche.
L’attuazione del progetto non prevede variazioni significative, si realizzeranno solo manufatti di pavimentazione e arredo urbano.

Compatibilità ecologica
Previsione di utilizzo di tecniche e materiali privi di impatti negativi sull’ambiente e sul paesaggio, con il generale mantenimento delle piante esistenti introducendo, ove possibile, ulteriori elementi di naturalità e di
riqualificazione ambientale come gli arbusti e i piantamenti ornamentali. In merito inoltre all’aspetto della compatibilità ecologica, per quanto possibile, ci si è basati su criteri di sostenibilità, utilizzando per la maggior
parte materiali che nel proprio ciclo di vita – dall’estrazione, produzione, trasformazione, trasporto, sino alla finale dismissione – presentano un ridotto impatto ambientale in termini di consumo di energia proveniente
da combustibili fossili; di reversibilità, la maggior parte delle installazioni e di ciò che di artificiale viene posato, potrà essere rimosso e riutilizzato - modificato o meno - in altri ambiti e/o siti, producendo il minimo
quantitativo di rifiuto; di convertibilità, poiché, qualora intervenissero mutate esigenze di fruibilità, l’area dovrà poter essere convertita a nuove funzioni con il minimo sforzo economico e con il minimo impatto 
ambientale; di biocompatibilità, utilizzando materiali privi di emissioni tossiche nel breve e nel lungo periodo; di riuso di materiali e manufatti già presenti in sito.
Compatibilità visuale
L’intervento non altera le attuali componenti visuali. 
Rispetto di elementi, tecniche, materiali tradizionali.
Il riferimento più esplicito alle tecniche e ai materiali tradizionali è rappresentato dall’uso e integrazione di quanto già impiegato impiegato nell’area.
Integrazione nel contesto.
L’intervento si dovrà proporre con discrezione e di conseguenza, grazie anche all’uso attento delle forme e dei materiali, integrarsi nel contesto urbano.
Trattamento delle infrastrutture stradali nelle zone a moderazione di traffico.

Come già precedentemente accennato, le Zone a velocità differenziata non si devono limitare a regolare la velocità, ma devono costruire un contesto in grado di ricorrere il meno possibile alla segnaletica ed il più
possibile self-explaining in grado cioè di indurre i comportamenti voluti. Inoltre rincorrendo la finalità di creare elevati livelli di sicurezza per gli utenti deboli, al loro interno viene fatto ricorso a soluzioni tecniche in
modo da sviluppare effetti tra di loro sinergici.
Tali soluzioni riguardano:
• accorgimenti per rallentare la velocità a mezzo di segmenti di carreggiata a sezione ristretta. Questa soluzione, oltre ad essere molto efficace di per sé, può essere associata ad elementi finalizzati, agendo
dal punto di vista sia visivo che sensoriale in senso lato, ad aumentare l’attenzione o la consapevolezza di entrare in un territorio con caratteristiche di circolazione particolari (ad esempio modificazione della pavimentazione);
• restringimento della carreggiata in corrispondenza di particolari attraversamenti pedonali, con aggiunta di sistemi di evidenziazione di tali passaggi a mezzo di soluzioni che spaziano da cambi di pavimentazione a condizioni particolari d’illuminazione e di segnalazione;
• variazioni verticali e di pavimentazione della carreggiata. Oltre ai più tradizionali dossi sono state sperimentate numerose altre soluzioni basate sulle variazioni del profilo della carreggiata finalizzate a
rallentare, in corrispondenza di punti critici, la velocità degli automezzi.
Per quanto invece concerne il disegno del suolo degli spazi pedonali e dei parcheggi, i criteri adottati si basano soprattutto sull’intendimento di suggerire semplicemente le modalità d’uso dell’area agli utenti.
Pertanto si individuano percorsi e zone di sosta, caratterizzati dalla diversità dei materiali impiegati e/o del loro sistema di posa.

 

documenti disponibili:

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