Concorso di idee per la progettazione di DUE EDIFICI RESIDENZIALI CON RELATIVE PERTINENZE
Fondazione RHO LUIGI VITTORIO

6° classificato - Rimborso spese
2012, Casorate Primo (PV)
gruppo progettazione:

Remo Dorigati (cg), Oda Associati, Sandro Beltrami, Chiara Dorigati, Francesco Fuoco, Pietro Manazza, Andrea Vaccari

collaboratori:

-

Dalla relazione di progetto
 
CONTESTO
L’area di progetto è collocata in un tessuto di recente espansione che si misura con il paesaggio rurale. L’aspetto più rilevante è il disegno urbano, nato da recenti addizioni, che propone un tessuto residenziale costituito da case singole o accorpate di bassa altezza che concorrono a formare un ordine disperso in cui è assente la qualità degli spazi pubblici. Questo intervento di edilizia sociale può rappresentare, nel suo microcosmo, l’occasione per proporre una morfologia che rifletta una nuova gerarchia dello spazio aperto in cui l’inclusione di una sensibilità paesaggistica diviene il tema rilevante per proporre un ruolo anche sociale della qualità del territorio. La ricerca del legame di una piccola comunità con i caratteri significativi del contesto è la premessa per opporsi all’indifferenza di proposte tipologiche che rispondono a semplici logiche economiche e a stili di vita parcellizzati entro piccoli ambiti. Il concetto di comunità è stato associato alla cultura del luogo, alle cascine come recinti e alle masse in laterizio delle antiche case padronali, producendo uno schema spaziale con una forte riconoscibilità nel territorio. Il progetto declina il concetto di contesto entro tre principi : Paesaggio – Ambiente – Socialità.
 
PAESAGGIO.
Il lotto, che si apre, verso nord, al paesaggio agrario delle risaie mantiene, al suo interno, una traccia rilevante della sua vocazione : un piccolo canale d’acqua lo attraversa. Un segno debole e apparentemente insignificante ma che raccoglie in sé la moltitudine degli aspetti storici e ambientali : la cultura agricola legata ai canali, la leggera topografia che fa scorrere l’acqua, il “deposito delle fatiche umane” (C.Cattaneo) che hanno disegnato il territorio e una particolare vegetazione (canneti, vegetazione igrofila,….),ecc. Il desiderio di mantenere nel territorio le memorie, anche minori, ha indotto un’idea di progetto che ha fatto precipitare le forme dell’architettura attorno al tema paesaggistico. Il tracciato del piccolo canale si è trasformato in un dispositivo che ha generato un percorso e un giardino lineare che diviene lo spazio primario attorno cui ruota tutta la vita sociale. Lo spazio della natura, “avvolto” dai manufatti residenziali, è una risposta anche al tema di una piccola comunità che si deve riconoscere nel proprio spazio. Una spazialità che rinvia anche al tema delle corti agricole (devitalizzate dello spazio funzionale al centro) che sono il ricordo di un abitare solidaristico. Inoltre, la necessità di ricercare diverse tipologie abitative, per caratteri e per dimensioni, ha indotto uno schema semplice e leggibile attorno alla corte-giardino-spazi aperti: una linea avvolgente che raccoglie lo spazio comune al cui centro è collocato un edificio massiccio e solido, fulcro della composizione.
 
AMBIENTE.
La pianura irrigua domina l’intorno. La presenza di falde e il sistema dei canali per l’agricoltura rappresentano una risorsa rilevante per una strategia energetica. Il vento è assai debole e il clima “continentale” presenta notevoli criticità rispetto al benessere ambientale. [....] In questo contesto, appare essenziale una giusta miscelazione fra aspetti tecnologici, tipologici e morfologici al fine di rispondere consapevolmente alla complessità dell’abitare questi territori. La strategia energetica proposta riflette la necessità di trovare una giusta esposizione al sole nell’inverno e, allo stesso tempo, una protezione dall’eccesso di radiazioni. L’orientamento degli edifici ha rappresentato l’aspetto rilevante, tuttavia l’esposizione a sud è stata calibrata in modo da evitare un eccesso di surriscaldamento mentre tutti gli alloggi sono dotati di opportuno riscontro d’aria con serramenti a filo solaio onde evitare la “cappa termica”.
In ogni caso, un aspetto significativo della proposta è dato dallo studio dei “volumi cubici” disposti sulle facciate. Il loro ruolo è quello di fungere da “brise soleil” così da proiettare forti ombre durante il ciclo solare est-sud e sud-ovest. Il dispositivo funziona, a maggior ragione poiché protegge l’ampia vetrata del soggiorni e, in virtù della loggia che ne deriva, possono trasformarsi, in inverno, soprattutto nel corpo lineare al primo piano, in uno spazio-serra in cui poter svolgere alcune funzioni più in contatto con la natura esterna.
L’ambiente circostante gli edifici è disegnato in modo che i giardini e la vegetazione concorrano alla formazione di un alto grado di benessere. La superficie drenante rappresenta i 2/3 del totale. La vegetazione di alto fusto, a foglie caduche, concorre in modo significativo alla protezione dalle radiazioni solari estive e non interferisce con quelle invernali.
 
LA COMUNITÀ
La richiesta di un progetto che tenesse conto della complessità delle abitazioni sociali, ha prodotto l’idea di operare attraverso la forma raccolta attorno allo spazio verde come tema dominante nel progetto, che qui è declinato anche attraverso le sue proprietà di “servizio pubblico”, di spazio di relazione sociale e infine luogo di identità forte di una comunità coesa. Il giardino-corte è disegnato attorno allo spazio umido lineare che, attraverso la sua flora e la vegetazione tipica di questo habitat che cresce in questo territorio, diviene il tema conduttore che articola lo spazio interno. Piccoli ponti pedonali danno l’accesso agli alloggi individuali collocati al piano terra. Il verde comune, al centro della corte, è “solcato” da un percorso in autobloccanti drenanti che conduce ai vari manufatti e è accessibile ai mezzi di soccorso, ai vigili del fuoco e ai mezzi per il trasloco. Il corpo lineare che si piega con una esile torre come segnale urbano, visibile dalla strada di accesso e dalla circonvallazione, produce un portale di accesso che si apre sul giardino interno. Esso rafforza l’idea di comunità. Varie attrezzature, legate al gioco e all’incontro sono disseminate nello spazio centrale. Al piede di una torre è stato collocato un laboratorio comune per il “fai da te” che è luogo anche per incontrarsi.
 
 [....]
 
LE TIPOLOGIE
La miscelazione tipologica consente un ampia variazione dei nuclei familiari. Il progetto accentua, anche morfologicamente modi diversi di abitare anche in funzione delle differenti strutture sociali. Il progetto propone specifici alloggi per anziani autosufficienti, per giovani coppie e/o singles e un nucleo di alloggi protetti per 4/8 persone, dotati di cucina comune, di una grande terrazza-giardino e di un piccolo alloggio per l’operatore sociale che li assiste ( oppure possono essere autosufficienti ma con un addetto che li visita e li sostiene dall’esterno). Attenzione particolare è stata data agli alloggi per anziani : il corpo lineare è costituito da alloggi con accesso diretto dallo spazio verde comune tramite ponticello cui si accede ad un giardino privato-distanziatore. Sul retro (verso sud) l’alloggio è dotato di orto-giardino privato ( con piccoli capanni per gli attrezzi) che riteniamo elemento fondamentale per la qualità della vita degli anziani. Esso si compone di una stanza matrimoniale e di una stanza per una persona di sostegno oppure può essere immaginato per una giovane coppia con un anziano, oppure con un figlio. Il piano primo è distribuito a ballatoio accessibile anche tramite ascensori- scale collocati alle estremità e una scala centrale. Le tipologie sono pensate per giovani coppie o anziani ma consentono una eccellente variazione (senza compromettere la morfologia) : lo schema è stato studiato per consentire che ogni tre moduli per 2 persone si possano ottenere due moduli per 4 persone in relazione ad un programma più specifico. Nei blocchi a torre, gli alloggi sono di diverso taglio ma ognuno è dotato di riscontro traversale dato dai due affacci contigui. La torre più piccola prevede al piano terra un deposito biciclette, cantine e un laboratorio del tipo “fai da te” a disposizione di tutti gli abitanti. Nel giardino-corte è stata prevista una pergola comune dotata di barbecue per incontri e feste. Le dimensioni degli alloggi sono assai contenute, quasi analoghe a quelle previste dalla legge per l’edilizia sovvenzionata e/o convenzionata. In ogni caso è possibile ricondurre tutte le tipologie a tali standard con assoluta precisione.
 
MATERIALI E LINGUAGGIO
Il tema del recinto e della massa sostiene anche lo stesso linguaggio materico : ciò che ha densità e sostiene viene trattato con il mattone come un muro antico (tessitura, vibrazioni, ecc.) così da conferirgli peso : un antico materiale per un nuovo linguaggio compositivo. Al contrario, il corpo in linea sovrapposto, più leggero e aereo, viene trattato in intonaco bianco. La differenziazione collabora, assieme alla morfologia, ad aumentare l’idea di un insieme complesso di soggetti. Tutti i manufatti sono appoggiati al suolo (gli scavi sono ridotti al minimo) : è la terra dei giardini che sale leggermente simulando terrapieni e la piccola topografia delle “valli” che scendono verso il fiume. I corpi sono realizzati con strutture puntiformi in c.a., mentre i solai sono in laterizio. Particolare attenzione è stata dedicata alla soluzione dei nodi strutturali e ponti termici relativi. Le zone destinate a percorsi carrabili e parcheggi e il percorso centrale sono in autobloccanti drenanti in modo da facilitare la percorrenza anche per disabili.
 
ASPETTI ENERGETICI : L’INSIEME E LE PARTI
Gli aspetti energetico-ambientali hanno definito le principali linee guida del progetto :
1. In relazione alle caratteristiche del suolo, presenza di acqua, sono stati ridotti al minimo i volumi interrati (eccetto una piccola porzione tecnica).
2. L’orientamento è stato studiato con cura privilegiando l’esposizione dei soggiorni; nei corpi a torre, scale e servizi sono stati disposti sul lato nord, così il ballatoio per il corpo lineare.
3. Le ombre portate non interferiscono con gli affacci e producono apprezzabili zone di benessere in estate.
4. Gli alloggi del corpo lineare esposto a sud-ovest sono stati studiati in modo che le logge possano essere ”filtrate” da serramenti in vetro in inverno così da creare un microclima intermedio adatto a soggiorno o serra e garantire un significativo livello di risparmio energetico; Il corpo lineare è dotato di un dispositivo, sul tetto, orientato a sud-ovest che coniuga la possibilità di pannelli solari, alternati a pannelli fotovoltaici, e un meccanismo manuale , tipo “velux” per luce e aria nei sottostanti bagni e cucine. Tale corpo, inoltre, è servito da un ballatoio disposto a nord-est : esso appare aperto e filtrato da graticci per il verde ma, tuttavia, potrebbe essere anche chiuso ove si voglia ottenere ulteriori risparmi energetici; in ogni caso gli alloggi sono filtrati dagli elementi “serventi” come cucine e bagni (con aerazione dall’alto).
5. I tetti piani sono protetti da ghiaia bianca per riflettere le radiazioni estive e favorire la raccolta dell’acqua piovana (più pulita che non con il tetto in terra a verde estensivo);
6. L’acqua piovana viene raccolta in serbatoi e riutilizzata per i giardini e gli orti, mentre le acque grigie, provenienti dagli scarichi di docce e lavabo vengono raccolte e desaponificate per essere riutilizzate nelle reti duali dei wc.
7. I materiali sono stati curati per favorire un alto livello di controllo termico attraverso l’uso di materiali biocompatibili (lana di legno, ecc.) e non di sintesi. Inoltre sono stati pensati in relazione ad una facile manutenzione nel tempo (vedi mattoni, intonaco, pavimentazione, ecc.).
8. Il complesso è dotato di un’isola ecologica, adatta a ospitare la raccolta differenziata, separata dall’abitare e di facile pulizia e accessibilità;
9. Nei vari corpi sono disseminati locali per il deposito biciclette per disincentivare l’uso di automezzi a combustione interna e privilegiare la mobilità dolce.
10. Lo studio della corte-giardino, pur previlegiando la qualità formale dello spazio, e l’uso delle piante autoctone, allo scopo di relazionarsi con il paesaggio circostante, ha valutato le qualità ambientali del microclima che si va creando in modo da catturare le radiazioni solari in inverno e favorire la protezione in estate.
11. Due corpi a torre e il corpo lineare sono  dotati,  in varia misura,  di pannell solari e pannelli fotovoltaici.
modelloT01T02
documenti disponibili:

non ci sono documenti disponibili