Premio biennale internazionale di architettura "Barbara Cappochin" Padova
Progetto: Nuovo giardino pubblico attrezzato
2005, Mediglia (MI)
gruppo progettazione:

Sandro Beltrami, Marco Barzaghi, Carla Zovetti

collaboratori:

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RELAZIONE TECNICO-ILLUSTRATIVA
Il “giardino pubblico attrezzato” è localizzato a Mediglia, comune dell’hinterland milanese in località Robbiano, e sorge su di un’area di circa 13.400 mq situata all’estremo nord del territorio comunale verso Peschiera Borromeo.La destinazione ludico-sportiva del complesso e la sua destinazione ad un’ampia fascia di utenza, è stata individuata a seguito di uno studio condotto preliminarmente dall’amministrazione comunale avente per oggetto le esigenze e le aspirazioni della popolazione concretizzatesi nelle seguenti richieste:
2 campi da gioco regolamentari per calcetto;
1 campo da bocce;
1 padiglione a servizio degli impianti sportivi;area verde destinata ai giochi per bambini;giochi per ragazzi;percorso salute;Implicita la garanzia della fruibilità delle attrezzature anche da parte degli utenti fisicamente sfavoriti.
La collocazione dell’area in oggetto in posizione decentrata rispetto al centro abitato, richiedeva inoltre sia la recinzione dell’intero complesso per motivi di sicurezza, sia la realizzazione di un’area adibita a parcheggio per gli utenti. [….]Al suo interno l’area è organizzata su due assi ortogonali desunti dai tracciati viari circostanti: il primo, con giacitura N-S, inizia dall’ingresso dell’area configurandosi come percorso principale di accesso, il secondo, con giacitura E-O, è costituito dall’edificio del padiglione servizi; questo risulta in posizione centrale rispetto all’area (così da garantire un certo controllo al gestore) e si pone quale elemento organizzatore degli spazi circostanti e dei campi sportivi. La collocazione dell’edificio nell’area sottolinea inoltre l’andamento orografico del suolo: la parte a sud dell’edificio è infatti disegnata ad una quota leggermente ribassata rispetto a quella dell’ingresso, coerentemente all’andamento del piano di campagna.L’edificio è organizzato in due blocchi distinti (spogliatoi nel blocco ad O e bar, servizi igienici, spazio gestore ad E) collegati da un portico: questo costituisce il crocevia dei percorsi e si configura come spazio-soglia tra esterno ed interno. Una canna fumaria dalle dimensioni enfatizzate sottolinea la fine del percorso: da qui si accede al padiglione-ristoro, contenente gli spazi del bar, del locale gestore, dei servizi igienici e dei locali tecnici.
Il percorso-sequenza continua all’interno del bar: il suo ingresso è localizzato in una parete interamente vetrata così da conferire continuità al rapporto tra interno ed esterno, una continuità sottolineata anche dal medesimo materiale adottato per la pavimentazione degli spazi esterni ed interni: dall’ingresso del bar la vista corre ad un’altra parete interamente vetrata aperta verso sud con affaccio sul campo da bocce; il serramento della vetrata interamente scorrevole, la geometria allungata del campo, i muretti di contenimento che prolungano le pareti del padiglione verso l’area circostante sono elementi che vogliono rafforzare il senso di continuità del percorso, che trova fine in una pergola posta lontano a ridosso del confine Sud dell’area.All’estremità E dell’edificio una scala consente di salire in quota per raggiungere la terrazza in copertura dell’edificio ristoro, costituendo uno spazio da cui cogliere l’edifico e le aree circostanti da un differente punto di vista, o per ammirare le gesta calcistiche ci qualche squadra locale.
A trasgressione della geometria ortogonale che organizza gli spazi interni all’area, il progetto individua un secondo asse di penetrazione (N-S) secondo una giacitura che riprende quella delle vecchie vie vicinali e che tali vie vuole ricordare, sia per la finitura in terra battuta (calcestre), sia per la presenza ai suoi lati di scheletrici alberi artificiali (metaforica sostituzione degli antichi boschi cedui di robinie) irregolarmente disposti che riparano dal sole le persone sedute sulla lunghissima seduta lineare in calcestruzzo. Questo percorso separa nettamente il complesso in due aree distinte, quella destinata alle attività sportive in senso stretto ad O, quella che accoglie le attività ludiche ad E. Lungo il perimetro dell’area sono invece localizzate le “stazioni” del percorso-vita. I percorsi principali, gli spazi circostanti al padiglione e le aree dei giochi sono tutte illuminate.L’area di intervento è di 13.400 mq, il volume costruito di 840 mc circa, per una s.l.p pari a 220 mq + 95 mq di portico.Il blocco spogliatoi è dimensionato per soddisfare lo svolgimento contemporaneo di due partite, e presenta anche uno spogliatoio per la terna arbitrale.Adiacenti alla zona ristoro trovano posto i servizi jgienici per gli utenti generici.A livello di dotazioni funzionali, il progetto presenta:n. 2 campi in erba sintetica a norma C.O.N.I. dim.18,10m x 36,10m; il campo ribassato è stato dotato di cordolo perimetrale in cls. armato atto all’installazione di una copertura pressostatica;n. 1 campo da bocce in calcestre a norma C.O.N.I. dim. 3,50m x 25,00m;n. 2 scivoli in vetro resina;n. 1 giostra;n. 2 altalene in legno di abete trattato in autoclave;n. 2 aree attrezzate per tennis da tavolo;n.10 stazioni del percorso-vitaA livello impiantistico il progetto presenta in particolare:imp. di illuminazione per entrambi i campi da calcio;imp. di illuminazione per campo da bocce;imp. di irrigazione relativo a tutta la superficie a verdeI costi ridotti per unità di superficie risultano: per l’intera area circa 54 €/mq; per il fabbricato e le proprie aree di pertinenza circa 1400,00 €/mq; a dimostrazione che con una attenta progettazione esecutiva si possono realizzare edifici pregevoli a costi contenuti.
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documenti disponibili:

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